In calo i rendimenti obbligazionari
Wall Street chiude in positivo dopo che la Federal Reserve ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati per la seconda volta consecutiva. Una decisione che, sebbene lasci il costo del denaro nel range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, ovvero il più alto degli ultimi 22 anni, permette di pensare che, forse, la banca centrale potrebbe restare ferma fino alla fine dell’anno. Tuttavia, il presidente della Fed Jerome Powell, nella conferenza stampa che segue solitamente al comunicato, non ha escluso un rialzo il mese prossimo, affermando che l’idea che sarebbe stato difficile aumentare i tassi dopo una pausa di due riunioni era sbagliata.
Ad ogni modo alla fine delle contrattazioni, il Dow sale dello 0,7%, l’indice S&P 500 di circa l’1% e il Nasdaq Composite ha guadagnato l’1,3%. Al vertice dei settori con la migliore performance si trovano sicuramente i titoli tech con nomi come Advanced Micro Device e Micron che hanno guadagnato rispettivamente il 9% e il 3%. Non ultima Nvidia che ha chiuso a +3%.
Sempre in seguito alle parole di Powell i rendimenti obbligazionari hanno registrato un calo con la scadenza a 10 anni poco sotto il livello del 4,8% mentre quella a 2 anni è scesa sotto il 5%. Tra gli altri dati macro pubblicati sono da evidenziare l’ISM manifatturiero e le richieste settimanali di mutui. Guardando il settore criptovalute, infine, nel giorno dopo il primo compleanno del Bitcoin, si nota un andamento debole ma positivo per quasi tutte le prime dieci monete virtuali.
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