Si mantiene in epsansione anche l’indice composito. Scende l’ISM non manifatturiero a settembre
Si rafforza in espansione il settore dei servizi negli Stati Uniti. Nel mese di ottobre la lettura definita dell’indice, elaborato da S&P Global, si porta a 50,6 punti dai 50,1 del mese precedente, risultando però inferiore ai 50,9 punti della stima preliminare e attesi dagli analisti. Il dato è al di sopra della soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione (valori al di sotto) ed espansione (valori al di sopra).
Si mantiene in epsansione anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 50,7 punti, sotto ai 51 punti del consensus, rispetto ai 50,2 punti del mese precedente.
«Le prospettive più rosee per l’inflazione e le speranze di un corrispondente picco dei tassi di interesse hanno contribuito ad aumentare la fiducia delle imprese nelle prospettive per il prossimo anno, ma i nuovi afflussi di affari devono aumentare sia nei servizi che nel settore manifatturiero per garantire che una crescita robusta possa essere sostenuta mentre stiamo dirigersi verso la fine dell’anno», ha detto Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence.
Scende l’ISM non manifatturiero che a settembre si è portato a 51,8 punti, dai 53,6 punti del mese precedente, risultando inferiore alle attese del mercato (53 punti). Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è scesa a 54,1 punti dai 58,8 del mese precedente, mentre migliorano quella sugli ordini a 55,5 punti da 51,8 punti (attese a 51,5) e quella dell’occupazione è passata a 50,2 punti da 53,4. Cala la componente sui prezzi a 58,6 punti da 58,9 (attese 56,6).
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