
L’azienda ha accusato il motore di ricerca di agire in regime di monopolio, addebitando una commissione del 30% sugli acquisti in-app sul Google Play Store
Epic Games, creatrice del popolare videogioco Fortnite ha iniziato la sua battaglia legale con Google in un tribunale di San Francisco. Lo riferisce la Bbc.
L’azienda ha accusato il motore di ricerca di agire in regime di monopolio, addebitando una commissione del 30% sugli acquisti in-app sul Google Play Store. La controllata di Alphabet sostiene da parte sua che esistono molti altri modi per scaricare app sui telefoni Android e che la concorrenza con Apple smentisce la tesi di un monopolio di Google Play.
Epic Games sostiene che Google abbia “eliminato la concorrenza nella distribuzione di app Android utilizzando una miriade di barriere contrattuali e tecniche”. Google, da parte sua, ribatte che “Android è l’unica grande piattaforma mobile che offre agli sviluppatori molteplici modi per distribuire le app”.
Il processo apre un altro fronte antitrust contro Google.
Ceo Google si difende al “processo del secolo”: “Gates non era interessato, noi sì”
La compagnia si sta difendendo anche in un tribunale di Washington, dove il dipartimento di giustizia americano la accusa di detenere un monopolio illegale sulla ricerca online.
Nel 2021 Epic Games aveva portato in tribunale Apple con accuse molto simili. Il giudice aveva respinto l’idea che Apple fosse un monopolio ma aveva accettato di consentire agli utenti delle app di aggirare le commissioni. Nel 2020, la società aveva ritirato Fortnite da Google Play e dall’App Store, affermando che le commissioni erano “tasse” per gli sviluppatori.