
I ministri delle Finanze dell’area euro si aspettano un atterraggio morbido dell’economia e non una recessione. Il 15 novembre la Commissione Ue pubblicherà le nuove stime economiche
«Sulla ratifica del Mes stiamo seguendo attentamente il processo in Italia e siamo pienamente fiduciosi che l’Italia stia facendo del suo meglio per mantenere i propri impegni e tenerci informati man mano. Tecnicamente non c’è alcun collegamento tra la riforma del Patto di stabilità e la ratifica del Mes, nonostante la revisione del trattato del Mes in certa misura faccia riferimento alle regole fisiche nella sua applicazione. Le autorità italiane vedono un legame politico tra i due, questo è un loro giudizio». Lo ha detto un alto funzionario europeo in vista della riunione dell’Eurogruppo domani. Il governo italiano ritiene che prima di ratificare il trattato occorra chiarire come cambiano le regole di bilancio, un collegamento respinto da tutti gli altri governi dell’area euro in quanto si tratta di chiudere una partita già concordata a livello europeo.
L’aspettativa dei ministri Finanziari dell’area euro è che le prospettive economiche a breve saranno più vicine a un soft landing (atterraggio morbido) e non a una recessione. Lo ha indicato una fonte europea secondo cui l’economia dell’area monetaria continua a mostrarsi resiliente nonostante “si stiano addensando delle nuvole”. «Il fatto che sia in corso un rallentamento della crescita in conseguenza della stretta monetaria non è una sorpresa dati anche gli choc (esterni) a catena subiti. In sostanza, non ci sono segnali di una recessione in arrivo», spiega.
Ma bisogna attendere i nuovi report. Il 15 novembre la Commissione Ue pubblicherà le nuove stime economiche.
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