La spinta inflattiva continua a sostenere il fatturato manifatturiero, che nel complesso del 2023 si stabilizzerà sui livelli di massimo storico raggiunti lo scorso anno (1.169 miliardi di euro, +0,7%)
In Italia il fatturato dell’industria rallenta nel 2023 ma rimbalzerà nel 2024. E’ questo in sintesi quanto emerge dal rapporto sui settori industriali realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo con Prometeia.
Il fatturato dell’industria manifatturiera italiana, secondo il rapporto, ha mostrato un ripiegamento tendenziale di poco inferiore al 2% nei primi sette mesi del 2023, un calo meno intenso rispetto a quello registrato dalla produzione industriale (-3,1% nel periodo gennaio-agosto). La spinta inflattiva continua a sostenere il fatturato manifatturiero, che nel complesso del 2023 si stabilizzerà sui livelli di massimo storico raggiunti lo scorso anno (1.169 miliardi di euro, +0,7%).
Nel 2024 è atteso un moderato rimbalzo (+0,5%), per poi accelerare al +1,3% l’anno successivo. «L’industria registra un rallentamento ma questo non è dovuto ad una perdita di competitività – spiega Gregorio De Felice, capo economista e responsabile della direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. – La capacità di esportazioni è ancora significativamente positiva. Abbiamo una proiezione al 2025 che vede un attivo commerciale di 106 miliardi di euro. In questo scenario gli investimenti rimangono una strada obbligata».
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