
Buzzi prevede di chiudere l’anno in corso con risultati decisamente migliori rispetto a quelli del 2022, grazie alla crescita dei prezzi di vendita e a un andamento dei costi più favorevole delle attese iniziali
Buzzi, società focalizzata su cemento e calcestruzzo preconfezionato, ha terminato i primi 9 mesi del 2023 con ricavi netti per oltre 3,3 miliardi di euro, in crescita del 9,9% rispetto ai tre miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dell’esercizio precedente. Nel periodo si registra una riduzione dei volumi di vendita cemento (-8,1%) e calcestruzzo (-12,0%), “per la significativa contrazione della domanda in Europa Centrale ed Orientale” e una debolezza meno marcata in Italia e Stati Uniti, come spiega la società in una nota.
A fine settembre 2023 la posizione finanziaria netta era positiva per 673 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 288,2 milioni di inizio anno.
I vertici prevedono che l’anno in corso possa concludersi con risultati migliori rispetto a quelli raggiunti nel 2022, grazie alla spinta rialzista dei prezzi di vendita e a un andamento dei costi di produzione più favorevole. Il margine operativo lordo ricorrente per l’intero esercizio 2023 è atteso a 1.100-1.200 milioni di euro.
Buzzi S.p.a. è un gruppo multiregionale internazionale, con sede a Casale Monferrato (AL) in Piemonte, focalizzato sulla produzione di cemento, calcestruzzo e aggregati naturali. Opera in 14 paesi e impiega circa 10.000 persone. Gli stabilimenti in Italia sono 13 e i dipendenti diretti oltre 1.500. È quotata nell’indice FTSE Italia Mid Cap di Piazza Affari.
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