Confermata la guidance 2023
Bilancio contrastato per Azimut che nei primi 9 mesi dell’anno ha riportato un utile netto adjusted pari a 348,9 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto ai 302,3 milioni del pari periodo del 2022. I ricavi sono pari a 965 milioni, in leggero calo rispetto ai 966,6 milioni dei 9 mesi 2022. Le commissioni di gestione ricorrenti si attestano a 856,4 milioni, in aumento dell’9% rispetto all’anno precedente (826,0 milioni nei 9 mesi 2022). Il reddito operativo è cresciuto dell’4% a 430,8 milioni rispetto ai 413,9 milioni del 2022.
La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine settembre 2023 risulta positiva per circa € 358,9 milioni, in crescita di € 104,3 milioni rispetto a giugno 2023.
«Siamo cresciuti anche nel 2023 – ha detto l’ad Gabriele Blei – nonostante un contesto difficile a causa della volatilità dei mercati, dell’instabilità geopolitica e delle conseguenze della riduzione delle politiche monetarie accomodanti adottate delle banche centrali. Il 2024 segnerà la conclusione dei nostri obiettivi a medio termine e restiamo pienamente concentrati sul raggiungimento del nostro obiettivo di 500 milioni di euro di utile netto, grazie alla crescita del nostro business italiano e internazionale e al completamento del processo di deleveraging, remunerando al contempo i nostri stakeholder».
Azimut è un gruppo indipendente e globale nell’asset management, nel wealth management, nell’investment banking e nel fintech, al servizio di privati e imprese. La capogruppo, Azimut Holding S.p.a., è quotata alla Borsa di Milano dal 7 luglio 2004 ed è membro dell’indice FTSE MIB.
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