
La piattaforma permetteva di socializzare con utenti in anonimato
Momento delicato per le piattaforme di chat, messaggistica e, più in generale, per i social network, che devono fronteggiare diverse cause di abusi e denunce di vario tipo. Anche per questo motivo la chiusura di Omegle la piattaforma che permetteva di socializzare con utenti a caso e che tanta fortuna ha registrato durante il periodo pandemico, suscita più di una riflessione. Lo stop arriva dopo 14 anni e il suo fondatore Leif Brooks ha affermato che la gestione del sito web «non era più sostenibile, né finanziariamente né psicologicamente» aggiungendo che «Per quanto vorrei che le circostanze fossero diverse, lo stress e le spese sono semplicemente eccessivi. Francamente, non voglio avere un infarto a 30 anni».
Secondo gli analisti di Semrush, il sito web, caratterizzato da una moderazione da molti definita leggera proprio nel momento in cui le autorità premono per azioni di controllo più ampio e restrittivo, aveva circa 73 milioni di visitatori al mese. La sua presenza era particolarmente forte in mercati come India, Stati Uniti, Regno Unito, Messico e Australia.
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