I ricavi si incrementano del 7,2 per cento (a 756 milioni); quelli da attività operativa del 3,6%, a 740 milioni
Il boom del traffico aereo spinge in alto i ricavi in casa Enav. La società che gestisce il traffico aereo civile in Italia ha comunicato che il traffico di rotta, espresso in unità di servizio, ha mostrato una crescita dell’11% nei primi nove mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022. Il traffico aereo nazionale (arrivo e partenza su aeroporti italiani) è in leggera flessione (-2,6%) rispetto al 2022, avendo già recuperato il livello dei volumi pre-pandemici lo scorso anno, mentre le unità di servizio del traffico internazionale (arrivo o partenza da uno scalo estero) sono cresciute del 17,1%. Così i ricavi si incrementano del 7,2 per cento (a 756 milioni); quelli da attività operativa del 3,6%, a 740 milioni.
Scende invece l’utile netto a 86,3 milioni, in calo di 5,5 milioni sul 2022, e questo anche per il peso dei maggiori interessi pagati su debito per l’effetto dei tassi. L’indebitamento netto presenta un miglioramento rispetto a fine 2022, con un saldo di 329,9 milioni di euro, in calo di 77,9 milioni. Sono saliti in modo più che proporzionale i costi, che segnano un +5,2% a 520 milioni, per effetto del maggior costo del personale associato anche alle maggiori attività legate alla gestione degli elevati volumi di traffico aereo. L’EBITDA consolidato si attesta a 220 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno, in linea rispetto allo stesso periodo del 2022 con un EBITDA margin al 29,7%.
«L’andamento positivo dei primi nove mesi del 2023 conferma che la domanda di traffico aereo sui cieli italiani è davvero forte – ha commentato l’ad Pasqualino Monti – La società sta proseguendo con gli investimenti per modernizzare l’infrastruttura spazio aereo, garantendo i consueti livelli di sicurezza e qualità del servizio. Anche durante la stagione estiva, il periodo più intenso per i volumi di traffico, abbiamo garantito ottime performance. L’espansione e la diversificazione sul mercato non regolamentato resta un elemento centrale nella strategia industriale del gruppo».
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