
In Cina la produzione industriale è ai massimi da 6 mesi. Le vendite al dettaglio sono cresciute ai massimi da maggio, per il decimo mese consecutivo
La crescita della produzione industriale e delle vendite al dettaglio in Cina ha superato le aspettative a ottobre, ma il quadro economico di fondo ha evidenziato significative sacche di debolezza con il settore immobiliare colpito dalla crisi che continua a impedire una vera e propria ripresa, soprattutto a causa di Country Garden ed Evergrande. La seconda economia più grande del mondo ha faticato ad avviare una forte ripresa post-COVID poiché le difficoltà nel mercato immobiliare, i rischi del debito pubblico locale, la lenta crescita globale e le tensioni geopolitiche hanno intaccato lo slancio. Una raffica di misure di sostegno politico si è rivelata solo modestamente vantaggiosa, aumentando la pressione sulle autorità affinché lanciassero ulteriori stimoli.
Venedendo nel dettaglio i dati dell’Ufficio nazionale di statistica (NBS) indicano che la produzione industriale cinese è aumentata del 4,6% su base annua a ottobre 2023, al di sopra del consenso del mercato del 4,4% e dopo un aumento del 4,5% a settembre. Si è trattato del rialzo più marcato da aprile, sostenuto da aumenti nella produzione mineraria e nel settore manifatturiero.
Le vendite al dettaglio in Cina sono aumentate del 7,6% su base annua a ottobre 2023, accelerando rispetto a un aumento del 5,5% nel mese precedente e superando le stime di mercato del 7,0%. È stato il decimo mese consecutivo di aumento e la crescita più rapida da maggio. Nel periodo gennaio-ottobre il commercio al dettaglio è migliorato del 6,9%.
Gli investimenti in immobilizzazioni per i primi 10 mesi dell’anno sono cresciuti del 2,9% rispetto a un anno fa, deludendo le aspettative di un aumento del 3,1%. Nello stesso periodo gli investimenti nel settore immobiliare sono diminuiti del 9,3%, un calo più marcato rispetto al calo del 9,1% registrato nei primi nove mesi dell’anno. «Chiaramente, il settore immobiliare rimane un punto debole per l’economia, che richiede ulteriore sostegno nel prossimo futuro», ha affermato in una nota Hao Zhou, capo economista di Guotai Junan International.
Sul fronte del lavoro invece Il tasso di disoccupazione urbana è pari al 5%, ha affermato l’Ufficio nazionale di statistica. La situazione è rimasta invariata rispetto a settembre. L’ufficio di presidenza ha sospeso i rapporti sul tasso di disoccupazione giovanile dall’estate.
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