
Ad agosto l’Inps registra 485 mila nuove assunzioni, 370 mila sono a tempo indeterminato
Notizie confortanti giungono dal mercato del lavoro in Italia. L’Osservatorio Inps sul precariato ha sottolineato che relativamente al periodo gennaio-agosto i datori di lavoro privati hanno attivato 5.477.000 assunzioni a tempo determinato. Questo dato, benché imponente, rappresenta una flessione, seppur minima (-0,8%), rispetto allo stesso periodo del 2022. Le cessazioni fino ad agosto del 2023 sono state 4.509.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente (-2%). Il saldo positivo è di oltre 968mila contratti.
Sul fronte delle assunzioni, la leggera flessione è dovuta agli andamenti delle assunzioni con contratti in somministrazione (-8%), a tempo indeterminato (-6%) e in apprendistato (-4%). Per le altre tipologie contrattuali si registra una leggera crescita: lavoro intermittente +3%, stagionali e tempo determinato +2%.
L’Inps ha inoltre rilevato che nel corso dei primi 8 mesi del 2023 ci sono stati 517.000 passaggi da contratti a tempo determinato a contratti a tempo indeterminato, un dato in crescita rispetto al 2022 (+5%). Contemporaneamente, è stata registrata una flessione nelle conferme di rapporti di apprendistato al termine del periodo formativo, con un calo del 18%.
Ad agosto si registra un saldo positivo pari a 485.000 posizioni di lavoro, confermando un trend significativo di incremento delle posizioni di lavoro, sempre compreso negli ultimi sei mesi, tra 450.000 e 500.000 unità. Per il tempo indeterminato la variazione risulta pari a +370mila unità mentre per le altre tipologie contrattuali la variazione è pari di +37.000 per i rapporti a tempo determinato, +32.000 per gli intermittenti, +30.000 per gli apprendisti, +19.000 per gli stagionali e -3.000 i somministrati.
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