
Leonardo intende usare i proventi per nuove acquisizioni oltre che per aumentare la flessibilità finanziaria. Nelle casse di Drs, invece, non entrerà nulla
Leonardo vende un’altra quota della controllata americana Drs. Il gruppo guidato dall’ad Roberto Cingolani ha annunciato il lancio di un’offerta secondaria al pubblico negli Stati Uniti da parte di Leonardo US Holding di una quota minoritaria pari a 16.500.000 azioni ordinarie di DRS, che rappresentano circa il 6,3% del capitale sociale.
Sarà concessa alle banche sottoscrittrici un’opzione di 30 giorni per l’acquisto di ulteriori 2.475.000 azioni Drs. In Drs Leonardo Us manterrà circa il 73,9%, il 72,9% se verrà esercitata l’opzione. Tutte le azioni dell’offerta saranno vendute da Leonardo US Holding, con DRS che non riceverà alcun incasso dall’offerta.
Leonardo “intende utilizzare i proventi dell’operazione per aumentare la propria flessibilità finanziaria per investimenti e acquisizioni che creino valore, mantenendo allo stesso tempo una solida struttura finanziaria a valle dell’operazione“. Agli attuali valori di borsa di 20,8 dollari per azione, quasi il doppio rispetto all’ipo del 29 novembre 2022, il pacchetto offerto vale circa 343 milioni di dollari.
Morgan Stanley, BofA Securities e J.P. Morgan agiscono in qualità di joint book-running manager per l’offerta proposta.
Ricordiamo che Leonardo SpA, è una società pubblica italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Il suo maggiore azionista è il Mef che possiede circa il 30% delle azioni. E’ la dodicesima impresa di difesa del mondo ed è la prima nell’Unione europea per grandezza, con entrate dal settore difesa che rappresentano il 68% del proprio fatturato. La società è quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano ed è strutturata in cinque divisioni operative: elicotteri, velivoli, aerostrutture, elettronica e cyber security.
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