Salvini: “in Calabria stiamo investendo fra pubblico e privato 30 miliardi di euro e 35 miliardi in Sicilia”
Salvini punta a rilanciare il Sud con corposi investimenti. Lo ha detto chiaramente al porto di Gioia Tauro per la cerimonia di battesimo della Msc Celestino Maresca, una delle navi portacontainer più grandi e a più basso consumo di carburanti al mondo. «In Calabria stiamo investendo fra pubblico e privato 30 miliardi di euro e 35 miliardi in Sicilia, tolto il Ponte. Penso che per il Sud possa esserci uno sviluppo come nel secondo dopoguerra con l’autostrada del Sole».
Secondo il ministro il Porto di Gioia Tauro, che dà lavoro a 1.260 persone più l’indotto, è un porto per tutta l’Italia come lo sarà il Ponte sullo Stretto. «Il futuro dell’Italia – ha sottolineato – passa anche da Gioia Tauro. La giornata di oggi è una risposta a chi dice sempre no con pregiudizi economici, ambientali e geografici. Il popolo del sì a sviluppo, modernità e innovazione deve farsi sentire più spesso, perché l’Italia dei “no” è brava a farsi sentire anche rumorosamente».
Ed in merito alla direttiva Ets ha aggiunto: «il porto di Gioia Tauro, come i porti italiani, sono lavoro, ricchezza, sono sostenibilità. Quindi io personalmente sarò a Bruxelles, fra pochi giorni, per difendere i porti italiani, i marittimi italiani, i lavoratori italiani, da una tassa europea inventata da qualcuno che non ama l’Italia e non ama l’Europa. Perché dire solo elettrico, mettere tasse sui porti, le tasse sulla casa, dire le auto tutte elettriche, non è qualcosa che aiuta l’Italia all’Europa, ma aiuta solo la Cina. Quindi farò e faremo tutto, col governo, per bloccare queste tasse che rischiano di farci perdere la lavoro. Sulla direttiva Ets siamo già in sette a pensarla allo stesso modo, contiamo di crescere».
Ricordiamo che il Sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra (European Union Emissions Trading System – EU ETS) è il principale strumento adottato dall’Unione europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 nei principali settori industriali e nel comparto dell’aviazione. L’EU ETS opera secondo il principio del “Cap and Trade”. Viene fissato un tetto o limite, che stabilisce la quantità massima che può essere emessa dagli impianti che rientrano nel sistema. Entro questo limite, le imprese possono acquistare o vendere quote in base alle loro esigenze.
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