«Il mio obiettivo è di aprire i cantieri entro il 2024 dopo 53 anni. La società stretto di Messina è nata per legge nel dicembre 1971. E’ il ponte più studiato». Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è tornato a parlare della realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, dopo averla definita “l’opera più innovativa al mondo“.
Ok al progetto tecnico entro metà anno. «In questi giorni verrà convocata la conferenza dei servizi, quindi l’obiettivo è quello dell’approvazione Cipes per metà dell’anno. Qui avverrà un passaggio in cui il progetto tecnico verrà auspicabilmente approvato – ha detto l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci – ma non soltanto questo: verrà approvato anche il piano finanziario dell’opera e verrà verificata l’intera copertura del fabbisogno. – Questa è una cosa molto importante perché a differenza di quasi tutte le grandi opere realizzate in Italia, questo progetto avrà una copertura finanziaria dall’inizio per tutto l’importo e quindi non dovrà ogni anno aspettare che vengano assegnate risorse».
Il Ponte si dimostra solido. «Il rischio sismico e il vento sono due temi che sono stati dibattuti da anni con ragionamenti continui – ha continuato. – Il ponte per le sue caratteristiche resiste a terremoti con magnitudo superiore al settimo grado della scala Richter, per il vento il ponte ha un disegno alare costruito e immaginato proprio per considerare il vento e la velocità ad oltre 250 chilometri orari forse 300, ma la massima velocità del vento registrata sullo Stretto è stata di 100 chilometri orari ovviamente per brevi periodi. Continueremo a studiare i venti, i terremoti e tutti gli aspetti che riguardano il progetto cercando di migliorare ulteriormente le performance e di acquisire le tecnologie più moderne e aggiornate perché è un progetto che richiede tempo di realizzazione e molta attenzione».
Il ponte sullo stretto di Messina è un progetto di costruzione di un ponte stradale e ferroviario tra i comuni di Messina e di Villa San Giovanni sullo stretto di Messina. L’idea di costruire un ponte che colleghi la Sicilia alla Calabria e al continente europeo risale a prima dell’unità d’Italia. Tale opera rientra nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo delle reti transeuropee dei trasporti. Il progetto definitivo approvato nel 2011 prevedeva un ponte sospeso con una campata centrale di 3 300 metri di lunghezza, tuttavia, con decreto 18 ottobre 2012, il governo Monti impose la sospensione del progetto. C’ha pensato il governo Meloni a riavviare l’iter finalizzato alla realizzazione dell’opera e di una serie di infrastrutture correlate dal costo complessivo stimato in oltre 10 miliardi di euro