
La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti cita in giudizio Kraken con l’accusa di operare illegalmente come borsa valori senza prima essersi registrato presso l’autorità di regolamentazione
Kraken finisce nel mirino della Sec statunitense che la cita in giudizio per mancata registrazione. La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha infatti accusato la borsa di criptovalute, una delle più grandi al mondo, di operare illegalmente come borsa valori senza essersi prima registrata presso l’autorità di regolamentazione. Kraken è stata anche accusata di avere controlli interni carenti e una tenuta dei registri inadeguata.
La causa intentata presso il tribunale federale di San Francisco è l’ultimo passo della spinta del presidente della SEC Gary Gensler per portare le criptovalute sotto la giurisdizione della sua agenzia, sostenendo che le attività cripto sono contratti di investimento soggetti alle leggi federali sui titoli. «La mancata registrazione ha portato ad un modello di business pieno di conflitti di interesse che ha messo a rischio i fondi degli investitori – ha detto il capo della SEC Gurbir Grewal in una dichiarazione. – La scelta di Kraken di privilegiare i profitti illeciti rispetto alla protezione degli investitori è una scelta che vediamo troppo spesso in questo settore».
La causa mira a una multa civile, alla restituzione dei guadagni illeciti e all’interruzione dell’attività di scambio senza registrazione. A giugno la Sec ha intentato giudizi simili contro Binance, la più grande borsa di criptovalute al mondo, e Coinbase, la più grande negli Stati Uniti. Entrambe si stanno difendendo dalle richieste dell’autorità di regolamentazione.
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