
Thyssenkrupp ha registrato una perdita netta di due miliardi di euro per il quarto trimestre. L’utile operativo rettificato crolla del 45%
La tedesca Thyssenkrupp registra una svalutazione di 2,3 miliardi di dollari sulla divisione acciaio a causa di aspettative di guadagno “cupe”, ovvero un mix di debolezza economica in Germania e in altri mercati, nonché l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia.
A seguito della svalutazione Thyssenkrupp, che da diversi anni tenta di cedere la propria divisione acciaio, ha registrato una perdita netta di due miliardi di euro nel quarto trimestre, mentre l’utile operativo rettificato è sceso del 45% a 88 milioni di euro. La società, che ha proposto un dividendo stabile di 0,15 euro ciascuno, ha dichiarato che il flusso di cassa disponibile prima delle fusioni e acquisizioni è stato di 363 milioni di euro.
Thyssenkrupp, che oltre all’acciaio costruisce sottomarini, parti di automobili e gestisce una grande attività di commercio di materiali, è in trattative da settembre per vendere il 50% della sua divisione acciaio al miliardario ceco Daniel Kretinsky e alla sua azienda Eph, attiva nel settore enregetico. E’ da anni che la divisione è in difficoltà e il conglomerato ha tentato più volte senza successo di disfarsene. Ora l’Ad starebbe spingendo con forza per un accordo con Kretinsky, che potrebbe concludersi già quest’anno.
FOTO: SHUTTERSTOCK