La conferma anche dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso
Il governo italiano è sempre più vicino alla strada del nucleare. A confermarlo è anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso che, a Bratislava, ha sottolineato l’intenzione di sfruttare «l’esperienza acquisita all’estero dalle nostre aziende nel settore». L’intenzione, come confermano le parole del ministro, sarebbe quella di sfruttare la tecnologia dei «reattori di nuova generazione che saranno disponibili già alla fine di questo decennio, poi al nucleare di quarta generazione che arriverà nel 2040 e, quindi, alla fusione nucleare, che speriamo di realizzare già nel 2050». Con un obiettivo: la creazione di un mix energetico per supportare sostenibilità e produttività.
Una location non certo scelta a caso visto che la Slovacchia, nella sua strategia energetica ha posto l’energia nucleare come uno dei target da raggiungere entro il 203. Per la precisione tra 7 anni l’80% della sua energia sarà prodotta da questa fonte.
«Sono qui oggi per evidenziare quanto importante sia il contributo di Enel per consentire alla Slovacchia di raggiungere l’autonomia nella produzione di energia elettrica e una maggiore competitività industriale. Grazie al nuovo reattore, infatti, questo Paese produrrà energia a basso costo per i propri cittadini e le proprie imprese. Deve esserci da esempio: se questo è possibile in Slovacchia, grazie alle imprese italiane, deve essere possibile anche in Italia, in cui abbiamo tutte le competenze scientifiche e industriali».
«Nel contempo il nostro Paese sta diventando sempre più ‘hub del gas europeo riaffermando una sua centralità geopolitica. Già oggi la Slovacchia si sta affrancando dal gas russo anche grazie ai rifornimenti che provengono dal nostro Paese. Vogliamo imprimere una svolta nella nostra politica energetica. Questa è l’Italia del fare» ha concluso Urso».
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