Al via a Verona il G7 Industria, la prima riunione ministeriale del percorso della presidenza italiana del G7, l’incontro è al palazzo della Gran Guardia, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il tema è growing together, e tra le aree di discussione proposte dall’Italia ci sono: applicazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti al tessuto industriale, sicurezza e resilienza delle catene di approvvigionamento e delle reti, sviluppo digitale sostenibile e inclusivo a livello globale, con un focus sull’Africa, in linea con il Piano Mattei.
«Il fatto che iniziamo in anticipo è già una buona notizia. Il che vuol dire che i nostri Paesi oggi sono e noi lo auspichiamo tempestivi nell’intervenire nei processi geoeconomici che sono anche conseguenza dei nuovi assetti geopolitici». Così il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha aperto la riunione dei ministri del G7 Industria, tecnologia e digitale a Verona.
«Iniziamo con una novità con la relazione che il presidente del B7 Emma Marcegaglia, past president di Confindustria, farà a nome dei suoi colleghi delle altre sei associazioni di impresa dei Paesi che si sono riuniti. Ed è la prima volta che accade in questa formula così partecipativa – Come già con l’incontro del B7 di ieri, sottolinea – per confrontarsi, loro che sono gli attori dell’economia nei nostri Paesi, sulle tematiche che sono oggetto del nostro G7 sull’industria e le tecnologie. Una riunione dei ministri che abbiamo voluto ripristinare dopo sette anni in cui non si svolgeva proprio perché noi riteniamo fondamentale, oggi più che mai – sottolinea ancora il ministro – discutere confrontarci decidere sulla competitività e quindi sullo sviluppo dei nostri Paesi”. Con anche “gli attori dell’economia” perché “diano suggerimenti stimoli proposte e se lo ritengono anche critiche su quello che noi abbiamo fatto nei nostri vertici precedenti».
Emma Marcegaglia, B7 Chair, ha consegnato al ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso uno statement sulla posizione dell’industria su innovazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale. «Se adeguatamente sfruttata – è la posizione delle confindustrie dei Paesi G7, rappresentata dalla Emma Marcegaglia alla riunione di ministri di oggi a Verona – l’Ia ha il potenziale per generare prosperità, aumentare l’inclusione sociale, migliorare l’assistenza sanitaria, supportare molteplici transizioni in corso ed espandere la portata delle tecnologie digitali a nuove applicazioni e settori. Una più stretta collaborazione tra il settore pubblico e quello privato è però essenziale affinché le applicazioni dell’Ia siano sicure e affidabili per tutti, aumentando la produttività e la competitività delle industrie e riducendo al minimo i rischi associati».
«Il B7 – evidenzia una nota – si impegna a sostenere il G7 per stabilire regole, principi e standard efficaci per un uso più diffuso dell’Ia, con un approccio realmente multilaterale necessario per monitorare l’evoluzione dell’Ia e per fornire alla comunità del G7 un centro comune di conoscenza».
I lavori proseguiranno poi domani a Trento con un focus sui temi del digitale. Alla riunione, che viene sottolineato è focalizzata sui temi più sfidanti per le imprese, chiamate ad affrontare e vincere la duplice transizione green e digitale, sono presenti François-Philippe Champagne, ministro dell’Innovazione, della Scienza e dell’Industria del Canada; Robert Habeck, vice cancelliere e ministro dell’Economia e dell’Azione climatica della Germania; Taku Ishii, viceministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria del Giappone con il connazionale Junji Hasegawa, viceministro degli Affari interni e delle Comunicazioni; Michelle Donelan, segretario di Stato per la Scienza, Innovazione e Tecnologia del Regno Unito; Marina Ferrari, segretario di Stato per il Digitale della Francia; Zoe Baird, Senior Counselor per l’Ai e dello Sviluppo dell’occupazione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America; Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Europea.