
UNC “Il governo dovrebbe preoccuparsi del fallimento del Trimestre anti-Inflazione”
Dopo le recenti polemiche per alcuni ristoranti che, negli USA, hanno fatto pagare un extra a causa di bambini troppo rumorosi, il ministero delle Imprese e del made in Italy ha deciso di varare l’iniziativa Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più’ per favorire la presenza nei ristoranti alle famiglie che potrebbero approfittare di un menù scontato.
Secondo quanto inteso si tratterebbe di creare una sorta di protocollo simile al carrello anti-inflazione sui beni di prima necessità e che dovrebbe prevedere menù bambini a meno di 10 euro, iniziative e sconti vari e ingredienti a chilometro zero.
Secondo quanto reso noto dal Mimit «la riunione nasce con l’obiettivo di promuovere nuove idee affinché i gruppi familiari (soprattutto quelli numerosi) possano frequentare i ristoranti che, invece, molto spesso sono oggetto di segnalazioni legate a prezzi elevati» aggiungendo che l’intenzione sarebbe quella di «definire un protocollo che consenta l’attivazione e l’annuncio dell’iniziativa a partire dai primi giorni di dicembre».
Immediata la risposta dell’Unione Nazionale Consumatori «Il Governo, a cui non manca la fantasia, farebbe meglio a occuparsi di cose serie e non di provvedimenti spot per spese non obbligate. Dovrebbe ad esempio preoccuparsi del fallimento del Trimestre anti-Inflazione e del fatto che a ottobre l’olio di oliva è rincarato in un solo mese del 5,9%, il pane fresco non ha invertito la sua corsa, salendo dello 0,2% su settembre 2023 e del +4,8% su ottobre 2022». «Oppure – continua la nota – farebbe bene ad aiutare i 2,18 milioni di famiglie in povertà assoluta che al ristorante non ci possono certo andare, sconti o non sconti».
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