
I tre imputati erano stati condannati in primo grado a 6 anni (Profumo e Viola) e a tre anni e mezzo (Salvadori) per falso in bilancio e aggiotaggio in un filone delle indagini sulla banca senese
E’ stata rinviata al prossimo 11 dicembre la sentenza di appello, attesa per oggi, per gli ex vertici di Mps, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, nel processo di secondo grado sulle presunte irregolarità nella passata gestione della banca senese. Uno dei giudici della seconda Corte d’Appello è influenzato e si è quindi disposto il rinvio.
Il pg Gaballo, oltre a chiedere la conferma anche dei 2,5 milioni di euro di multa sia per Viola sia per Profumo e della sanzione pecuniaria di 800 mila euro per Mps, ha proposto alla seconda Corte d’Appello, presieduta da Maria Rosaria Correra, di accogliere ai fini civilistici i ricorsi delle oltre duemila parti civili.
Profumo e Viola sono stati riconosciuti colpevoli in primo grado per aver fornito informazioni errate sullo stato reale della contabilità bancaria dal 2008 (Santorini ed Alexandria). I due manager erano alla guida della banca dal 2012, quindi, dopo Vigni e Mussari, che sono stati assolti in corte di Cassazione perché il medesimo capo di imputazione non sussiste.
FOTO: SHUTTERSTOCK