
La presidente della Bce ha ringraziato Enria giunto alla fine del suo mandato alla guida della supervisione bancaria. “Puoi guardare indietro a un lavoro ben fatto”
A dieci anni dalla creazione dal meccanismo di vigilanza unico (Ssm) «abbiamo un forte settore bancario in Europa”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, riportata da Radiocor, intervenendo al quinto forum sulla supervisione bancaria.
Il settore bancario – ha detto Lagarde – «si è trasformato da propagatore d’urto in ammortizzatore. E sotto la supervisione europea, le banche sono ora più attente ai nuovi rischi che potrebbero essere dietro l’angolo». “Abbiamo lanciato la vigilanza bancaria europea con grandi aspettative: non solo perché fosse un’autorità di vigilanza forte, ma anche per essere un elemento essenziale di un’unione monetaria completa. E non ha deluso. E in effetti, di fronte a prove severe che allora non avremmo mai potuto immaginare, ha superato le più ragionevoli aspettative».
Nel secondo trimestre di quest’anno il coefficiente Cet1 aggregato delle banche vigilate – ha detto Lagarde – si è attestato al 15,7%, in aumento di 440 punti base dall’inizio della vigilanza europea. «Le banche beneficiano di una copertura di liquidità e di coefficienti di finanziamento netti stabili ben al di sopra dei minimi, rispettivamente al 158% e al 126%. E i prestiti in sofferenza sono scesi da circa mille miliardi di euro nel 2014 a meno di 340 miliardi di euro alla fine dello scorso anno».
Per quanto riguarda l’interazione fra gli effetti della vigilanza bancaria e la politica monetaria, Lagarde ha sottolineato come questa sia stata cruciale sia durante la fase della pandemia che durante la più recente lotta contro l’inflazione. Durante la pandemia, si è reso necessario un significativo allentamento della politica monetaria per evitare un crollo deflazionistico.
«A differenza della crisi precedente, la vigilanza europea è stata in grado di sfruttare la forte posizione delle banche per sostenere i prestiti» e da marzo a maggio 2020, i prestiti bancari alle imprese dell’area euro sono aumentati di quasi 250 miliardi di euro, il balzo più grande mai visto in un periodo di tre mesi.
Successivamente, quando la Bce ha iniziato a normalizzare la propria politica monetaria alla fine del 2021, la vigilanza europea ha preparato proattivamente le banche ad affrontare i rischi derivanti dal nuovo contesto.
«Le autorità di vigilanza si sono concentrate sulle strategie di finanziamento delle banche – ha detto Lagarde – e le hanno incoraggiate a migliorare la gestione del rischio di tasso di interesse». In questo modo, la vigilanza bancaria europea “non solo ha potenziato la nostra risposta di politica monetaria alla pandemia, ma ha anche facilitato la nostra lotta contro l’inflazione preparando le banche al nuovo contesto. La conclusione è chiara: la vigilanza unica ha completato la politica monetaria unica, proprio come previsto dalla teoria».
Lagarde si è infine rivolta ad Andrea Enria giunto alla fine del suo mandato alla guida della supervisione bancaria. «Quindi, Andrea, e tutti coloro che lavorano nella vigilanza bancaria europea, puoi guardare indietro a un lavoro ben fatto. E ho grande fiducia che il successo continuerà in futuro».
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(foto ANSA)