
Parolin “Ora come mai, il futuro di tutti dipende dal presente che scegliamo”
«L’Italia sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione in modo pragmatico con un approccio libero da radicalismo». A dichiararlo è il premier italiano Giorgia Meloni che, intervenendo in plenaria alla Cop28, sottolinea la necessità di un «sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale, una transizione ecologica non ideologica» «anche se ci sono ragioni per essere ottimisti l’obiettivo è lontano, la Cop28 deve essere una svolta». Meloni ha poi concluso affermando che «molti degli sforzi che facciamo oggi daranno risultati visibili quando molti di non non avranno più ruoli di responsabilità, ma siamo qui per chi verrà dopo di noi questo definirà il valore della nostra leadership».
Il suo intervento è stato anticipato da quello del Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin che ha letto il discorso preparato da Papa Francesco «Ora come mai, il futuro di tutti dipende dal presente che scegliamo» aggiungendo, sempre sul discorso del Papa, che «la devastazione del creato è un’offesa a Dio, un peccato non solo personale ma strutturale che si riversa sull’essere umano, soprattutto sui più deboli, un grave pericolo che incombe su ciascuno e che rischia di scatenare un conflitto tra le generazioni.[…] il cambiamento climatico è un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana. Sono con voi per porre la domanda a cui siamo chiamati a rispondere ora: lavoriamo per una cultura della vita o della morte?».
Da parte sua la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen si è dichiarata favorevole al progetto Coal Transition Accelerator che ha tra i suoi promotori Francia, Ue, USA, Indonesia e Vietnam «Ci aiuterà a identificare le politiche e i flussi di finanziamento giusti per poter raggiungere il nostro obiettivo. Un futuro senza carbone. L’Ue è pronta a indicare la strada per una transizione giusta e rapida».
In mattinata si è registrato anche l’intervento del vicepresidente USA Kamala Harris durante il quale è stato confermato lo stanziamento di 3 miliardi di dollari per il Fondo verde per il clima. Un’iniezione che porta così il livello di capitale a 20 miliardi di dollari di impegni. La Harris ha inoltre aggiunto «La nostra azione collettiva – o peggio, la nostra inazione – oggi, avrà un impatto su miliardi di persone per i decenni a venire». E ancora «C’è ancora molto lavoro da fare e non sarà possibile continuare a progredire senza lottare».
Foto: Imagoeconomica