
Il consiglio direttivo si riunirà la settimana prossima a Francoforte per l’ultima riunione di politica monetaria del 2023
Nonostante il netto rallentamento della corsa dei prezzi nell’Eurozona registrato il mese scorso, la Bce non può ancora dire che l’inflazione sia sotto controllo. Rimane cauto il vicepresidente Luis de Guindos partecipando a un evento a Madrid. «I dati sono stati una sorpresa positiva – ha detto Guindos – ma le banche centrali devono essere caute. I costi unitari del lavoro stanno aumentando in Europa e questa èuna delle preoccupazioni per quanto riguarda la futura evoluzione dell’inflazione. Non possiamo dichiarare vittoria».
Le sue parole ricalcano quanto detto nei giorni scorsi da Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Bce e dalla Lagarde al Parlamento europeo.
Dopo la lettura del dato sull’inflazione a novembre al 2,4%, i mercati hanno iniziato a prezzare un possibile taglio dei tassi già ad aprile. Il consiglio direttivo si riunirà la settimana prossima a Francoforte per l’ultima riunione di politica monetaria del 2023. Il 14 dicembre è la data segnata in rosso. Solo allora si sveleranno le carte.
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