Assenti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aveva partecipato negli scorsi anni, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che nel 2022 aveva assistito alla sua prima “prima”
Si è svolta al Teatro alla Scala di Milano la “prima” del Don Carlo di Giuseppe Verdi, nella versione in quattro atti in lingua italiana che ebbe la sua prima rappresentazione proprio alla Scala nel 1884, e che inaugura la stagione 2023-2024.
Prima dell’inizio dello spettacolo l’orchestra ha suonato l’inno di Mameli, che si è chiuso con gli applausi del pubblico in platea e sugli spalti. Assenti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aveva partecipato negli scorsi anni, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che nel 2022 aveva assistito alla sua prima “prima”.
A rappresentare il governo c’è il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Presenti anche, tra gli altri, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Tra i tanti vip presenti anche Paolo Scaroni, presidente del Milan e dell’Enel: «Tra il nuovo stadio e la Scala? Meglio la Scala. Quando avremo un nuovo stadio dirò che è meglio quello della Scala. Mi aspetto una serata bellissima, mi dicono che sia la migliore opera di Giuseppe Verdi. Il Milan mi dà più ansia, qui ansia zero», ha scherzato.
Sul podio il direttore musicale Riccardo Chailly, alla sua decima inaugurazione di stagione. In scena Anna Netrebko (Elisabetta di Valois) e Francesco Meli (Don Carlo) che raggiungono le sei inaugurazioni ciascuno, e Luca Salsi (Rodrigo, Marchese di Posa) alla quarta. Lo spettacolo è firmato da Lluis Pasqual, già assistente di Giorgio Strehler a Milano e fondatore del Teatre Lliure di Barcellona che alla Scala aveva già realizzato Gianni Schicchi nel 1996 e La donna del lago nel 2011. Le scene sono di Daniel Bianco, i costumi del premio Oscar Franca Squarciapino.
(foto ANSA)