Orientativamente tra mercoledì e venerdì dovrebbero svolgersi le votazioni ma non è escluso che si arrivi anche al fine settimana
Entra nel vivo l’iter di approvazione in Parlamento della Manovra. Il percorso è blindato, con la maggioranza vincolata a non presentare emendamenti, ma pesa l’incognita dei tempi, con il rischio che l’approvazione finale possa slittare a dopo Natale.
Si parte da Palazzo Madama, dove la commissione Bilancio è convocata fino a venerdì, con l’obiettivo di chiudere in settimana il lavoro sul provvedimento, che è atteso in Aula a partire da lunedì 18.
Orientativamente tra mercoledì e venerdì dovrebbero svolgersi le votazioni ma non è escluso che si arrivi anche al fine settimana. I tempi sono infatti legati anche alla presentazione degli emendamenti del governo e dei relatori.
A proposito di questi ultimi, non è previsto quello sul Superbonus mentre il quarto emendamento annunciato dal governo sulla manovra rimodula i fondi stanziati per il Ponte sullo Stretto prevedendo una riduzione degli oneri a carico dello Stato di 2,3 miliardi (su un totale di circa 11,6 miliardi al 2032).
Le risorse risparmiate dallo Stato vengono recuperate dal Fondo di sviluppo e coesione: 718 milioni arrivano dalla quota del fondo destinata alle amministrazioni centrali e 1.600 dalla quota destinata alle regioni Calabria e Sicilia.
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