La nuova legislazione prevede incentivi economici e un contesto imprenditoriale più stabile e sicuro per i progetti di estrazione e riciclaggio, con procedure di autorizzazione più rapide e semplici
Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alle misure per aumentare l’approvvigionamento di materie prime strategiche.
Come riporta Radiocor, la legge, approvata con 549 voti favorevoli, 43 voti contrari e 24 astensioni, mira a rendere l’Unione più competitiva e indipendente attraverso la riduzione della burocrazia, la promozione dell’innovazione lungo l’intera catena del valore e il sostegno alle pmi.
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L’obiettivo è anche di promuovere la ricerca, lo sviluppo di materiali alternativi e metodi di estrazione e produzione più rispettosi dell’ambiente.
La nuova legislazione prevede incentivi economici e un contesto imprenditoriale più stabile e sicuro per i progetti di estrazione e riciclaggio, con procedure di autorizzazione più rapide e semplici. La legislazione ora dovrà essere formalmente approvata dal Consiglio prima della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale Ue ed entrare in vigore.
Durante i negoziati con il Consiglio, i deputati hanno spinto per una maggiore attenzione alla produzione e all’espansione dei materiali che possono sostituire le materie prime strategiche.
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Hanno assicurato la definizione di obiettivi per promuovere l’estrazione di più materie prime strategiche dai prodotti di scarto e insistito sulla necessità di ridurre la burocrazia per le aziende, in particolare le piccole e medie imprese.
I deputati sottolineano l’importanza dei partenariati strategici tra l’Unione e i paesi terzi per le materie prime critiche, al fine di diversificare l’offerta.
Nella normativa sono state inserite misure per realizzare partenariati di lungo termine su trasferimento di conoscenze e tecnologie, formazione e aggiornamento professionale, per nuovi posti di lavoro che offrano migliori condizioni di lavoro e di reddito, nonché per effettuare l’estrazione e la lavorazione nei paesi partner secondo i migliori standard ecologici.
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Le materie prime strategiche per l’Europa sono quelle che rivestono un’importanza vitale per l’economia e l’industria del continente, oltre a essere cruciali per la sicurezza e la competitività economica a lungo termine. Queste materie prime sono spesso considerate di elevata importanza strategica a causa della loro criticità e della dipendenza dalle importazioni. Alcuni esempi di materie prime strategiche per l’Europa includono:
Terre rare: Elementi come neodimio, europio e disprosio sono fondamentali per la produzione di tecnologie ad alta tecnologia, come motori elettrici, dispositivi di memorizzazione dati e apparecchiature di difesa.
Metalli del gruppo del platino: Platino, palladio, rodio e altri metalli del gruppo del platino sono essenziali per la produzione di catalizzatori automobilistici, importanti per il controllo delle emissioni dei veicoli.
Metalli non ferrosi: Titanio, cobalto, tantalio, tungsteno e altri metalli sono utilizzati in vari settori, inclusi l’aerospaziale, l’energia elettrica, l’elettronica e la produzione di batterie.
Gas naturale e petrolio: L’Europa dipende dalle importazioni di gas naturale e petrolio per il suo fabbisogno energetico.
Materiali ad alta performance: Grafene, nanomateriali e altri materiali avanzati che trovano applicazioni nell’elettronica, nell’energia e in vari settori industriali.
La sicurezza delle forniture di queste materie prime è fondamentale per la competitività economica e l’innovazione tecnologica dell’Europa.
Per garantire una fornitura sostenibile e ridurre la dipendenza dalle importazioni, l’UE sta implementando strategie che includono la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, l’innovazione tecnologica per il riciclo e la riduzione dell’uso di materiali critici, nonché la promozione di investimenti nelle risorse naturali europee.
(foto SHUTTERSTOCK)