Guardando al futuro l’IEA ha affermato che la crescita del consumo di petrolio dovrebbe dimezzarsi l’anno prossimo, scendendo a 1,1 milioni di barili al giorno. L’Opec parla di 2,25 milioni di barili al giorno
L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha dichiarato che i segni di un indebolimento della domanda globale di petrolio si stanno moltiplicando e prevede che il rallentamento continuerà fino al 2024, sottolineando che il sentiment del mercato petrolifero è diventato “decisamente ribassista” nelle ultime settimane, anche dopo che alcuni membri dell’OPEC e degli alleati esportatori di petrolio non OPEC il 30 novembre scorso hanno annunciato un nuovo ciclo di tagli alla produzione nel primo trimestre del prossimo anno.
Nel suo ultimo rapporto mensile sul mercato petrolifero l’AIE ha affermato nello specifico che la domanda globale di petrolio è destinata ad aumentare di 2,3 milioni di barili al giorno fino a 101,7 milioni di barili al giorno nel 2023, sottolineando che questa previsione “maschera l’impatto di un ulteriore indebolimento del clima macroeconomico“. Il ritmo di espansione è destinato a “rallentare drasticamente” e per il prossimo anno la domanda dovrebbe dimezzarsi, scendendo a 1,1 milioni di barili al giorno poiché la crescita economica globale rimane al di sotto del trend nelle principali economie.
Di tono diverso è l’Opec che ha riaffermato le sue prospettive di crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2023 a 2,46 milioni di barili al giorno, più o meno in linea con le previsioni dell’AIE. Ma per il prossimo anno ha dichiarato di vedere la domanda mondiale di petrolio a 2,25 milioni di barili al giorno, invariata rispetto al mese precedente, ma una stima nettamente superiore rispetto alla previsione dell’IEA di 1,1 milioni di barili al giorno per il periodo.
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