
Nel terzo trimestre dell’anno il costo del lavoro orario è aumentato del 5,3% nell’area dell’euro rispetto a un anno fa e del 5,7% nell’Unione europea
Ad ottobre nella zona euro la bilancia commerciale segna un surplus di 11.1 miliardi da 10.0 precedenti. Lo rende noto l’Eurostat secondo cui il dato si confronta con un deficit di 28,7 miliardi a ottobre 2022. In particolare le esportazioni sono state pari a 246,9 miliardi di euro, in calo del 2,4% su anno, mentre le importazioni nello stesso periodo sono scese del 16,3% a 235,8 miliardi di euro.
Per l’intera Unione Europea si è registrato un surplus di 9,4 miliardi di euro. Le esportazioni sono scese dell’1,4%, mentre le importazioni hanno registrato una discesa del 19,6% rispetto all’anno prima.
Ricordiamo che la bilancia commerciale è il conto che registra importazioni ed esportazioni di uno Stato. È quindi la differenza (saldo) tra il valore delle merci vendute all’estero e quelle acquistate da un altro Paese. Quando il valore totale delle esportazioni è superiore alle importazioni, la bilancia commerciale è positiva e produce un surplus commerciale . Un surplus commerciale significa che il paese ha realizzato profitti dal commercio internazionale. Quando il valore totale delle esportazioni è inferiore alle importazioni, la bilancia commerciale è negativa e produce un deficit commerciale. Un deficit commerciale significa che il paese sta spendendo più di quanto guadagna nell’arena globale.
Nel terzo trimestre dell’anno il costo del lavoro orario è aumentato del 5,3% nell’area dell’euro rispetto a un anno fa e del 5,7% nell’Unione europea. E’ la stima pubblicata da Eurostat dopo il +5% per l’area dell’euro e +4,5% per l’Ue del secondo trimestre. Per quanto riguarda le due principali componenti del costo del lavoro, il costo della retribuzione è aumentato del 5,3% nell’Eurozona e del 5,8% in Ue mentre le altre voci di costo (a cominciare dai contributi sociali) sono aumentati del 5,1% nell’area dell’euro e del 5,4% in Ue.
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