Il Belgio è stato il primo paese in Europa ad adottare la settimana corta
Annunciata come una grande rivoluzione, la settimana corta non sembra aver incassato tutto il successo che ci si aspettava. Almeno in Belgio, primo paese in Europa ad adottare la settimana corta, e dove, dal novembre 2022 solo una parte dei lavoratori (tra lo 0,5% e l’1%) ha scelto di sfruttare l’opzione dei 4 giorni lavorativi invece dei canonici 5.
A decretare quello che sembra essere un fallimento è una recente indagine di Securex che ha analizzato circa 120.000 lavoratori. Non differente il risultato dell’indagine di Acerta società di consulenza per l’occupazione che per novembre 2023 parla di uno 0,73% dei belgi che ha scelto la formula breve ovvero mantenere sempre il solito monte ore (che resta di 38) su quattro giorni anzichè cinque, il che ha portato all’aumento dell’orario giornaliero a parità di stipendio. Il Labour Deal cioè il piano che ha introdotto la riforma, permette ai dipendenti, anche un’ulteriore modifica e cioè alternare le settimane con varie intensità.
La stragrande maggioranza di chi ha scelto la settimana corta (77,6%) è stato spinto dalla necessità di avere maggior spazio per la vita privata e solo il 29,3% per avere più temo per i figli.
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