
Schnabel prevede un aumento “temporaneo” dell’inflazione, prima di un rallentamento “graduale” verso l’obiettivo del 2% entro il 2025
Dopo le parole della Lagarde sull’inflazione arrivano anche quelle di Isabel Schnabel, membro del Comitato Esecutivo, che, in un’intervista al quotidiano Sueddeutsche Zeitung, ha sottolineato che il compito della Bce nel controllo dell’inflazione non è ancora terminato. La funzionaria prevede un aumento “temporaneo” dell’inflazione, prima di un rallentamento “graduale” verso l’obiettivo del 2% entro il 2025. «C’è ancora un bel po’ da fare – ha dichiarato. – Vedremo quanto sarà difficile percorrere l’ultimo miglio».
Quindi, la parola d’ordine per i banchieri ora è pazienza: guardare i dati macro in arrivo e decidere la poltica monetaria migliore di volta in volta senza fare troppe previsioni a lungo termine.
Ricordiamo che giovedì della scorsa settimana la Bce, nella sua ultima riunione di politica monetaria del 2023, ha lasciato come da attese i tassi fermi per la seconda volta consecutiva. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%.
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