Intanto, i sindacati metalmeccanici sono attesi a Palazzo Chigi per domani pomeriggio per un nuovo round sul futuro dell’ex gruppo Ilva. Nel frattempo, saltata anche la conferenza di fine anno di Meloni
Nulla di fatto al cda di Acciaierie d’Italia. Secondo quando apprende LaPresse da fonti vicine al dossier, il consiglio d’amministrazione si è concluso, dopo una mattinata di confronto, senza un accordo tra i soci sui due nodi principali: l’aumento di capitale e l’acquisto degli impianti. Si attende dunque un nuovo incontro tra i vertici degli azionisti, il governo, Invitalia e Arcelor Mittal. La data non è stata ancora fissata, presumibilmente si dovrebbe tenere per i primi di gennaio. Intanto, i sindacati metalmeccanici – Fiom, Fim e Uilm – sono attesi a Palazzo Chigi per domani pomeriggio per un nuovo round sul futuro dell’ex gruppo Ilva.
«Pensiamo che questa situazione di stallo, continui ad essere fortemente pericolosa per il futuro dell’azienda, dell’occupazione e della produzione del più grande polo siderurgico europeo. Ci chiediamo anche, come mai, il confronto con i vertici del Governo e i Mittal a livello mondiale non sia stato tenuto in questi mesi ma sia stato programmato per le prossime giornate di gennaio. Pensiamo che sia il momento delle scelte e non dei rinvii, perché non c’è più tempo» dice il aegretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e il segretario nazionale Valerio D’Alò
«L’incontro di domani del sindacato, con il Governo, sia quindi non una perdita di tempo ma concreto nel programmare scelte che permettano al di là del confronto con i Mittal, di salvare l’azienda e di evitare un “bagno di sangue” industriale e occupazionale. Non ci siano quindi rinvii, ma si mettano in campo quelle soluzioni che permettano di programmare il ruolo di questo Paese nel futuro dell’ex Ilva.In questa partita il Governo è infatti doppiamente responsabile, sia perché l’ex-Ilva come molti industriali dichiarano, è un grande patrimonio industriale dell’ Italia da tutelare, ma soprattutto perché lo Stato tramite Invitalia è nel capitale dell’azienda. Per questo chiediamo che ci sia un programma chiaro che eviti perdite di tempo, ulteriori trattative e trovi invece soluzioni importanti di garanzia come l’entrata in maggioranza dello Stato nel capitale dell’azienda, soluzione che da tempo abbiamo indicato e con noi anche molti industriali stanno indicando come possibile parte della soluzione. E’ il tempo delle scelte non dei rinvii e con questo approccio domani ci presenteremo al confronto con il governo», concludono i due sindacalisti.
E rinviata anche la conferenza stampa di fine anno della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si terrà giovedì 4 gennaio alle ore 11. Lo si apprende dallo staff della premier, che riferisce che a Meloni è stata diagnosticata la “sindrome otolitica” (scientificamente “vertigine posizionale parossistica benigna”).
(nella foto LUCIA MORSELLI AMMINISTRATRICE DELEGATA ACCIAIERIE D’ITALIA, IMAGOECONOMICA)