
L’esecutivo di Madrid ha deciso di mantenere il taglio dell’Iva sui beni di prima necessità fino al 30 giugno 2024 e le agevolazioni sui trasporti
Nel mese di novembre in Spagna, le vendite al dettaglio sono salite dello 0,9% su mese e del 5,2% su anno, secondo i dati rettificati in base al calendario dell’Ine, l‘Istituto nazionale di statistica. Il dato grezzo, non rettificato, mostra una crescita del 5,7% su base annua.
Nel mese di ottobre, le vendite al dettaglio erano rimaste invariate su mese ed erano salite del 5,3% su anno, sempre secondo i dati rettificati (+4,5% su anno il dato non rettificato).
Il governo spagnolo ha prorogato alcuni dei sussidi introdotti per contrastare l’impennata dell’inflazione, in particolare quelli per i prodotti alimentari e per i trasporti pubblici. Le misure per l’energia invece saranno gradualmente abolite.
“Il governo ha deciso di prorogare la maggior parte delle misure adottate nel 2022 e 2023 per mitigare l’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina“, oltre il termine previsto del 31 dicembre, ha dichiarato il primo ministro socialista Pedro Sánchez in una conferenza stampa. Il costo dei provvedimenti, secondo le stime dell’esecutivo, ammonterà a 2,5 miliardi di euro per il 2024 e la loro attuazione non minerà il rispetto degli impegni di bilancio della Spagna. Il Paese continuerà a “ridurre il debito pubblico e il deficit”, ha promesso Sánchez.
Nel dettaglio, l’esecutivo di Madrid ha deciso di mantenere il taglio dell’Iva sui beni di prima necessità fino al 30 giugno 2024, la gratuità dei treni suburbani per i pendolari fino alla fine del 2024, la riduzione del 30% delle tariffe del trasporto urbano, a condizione i comuni mantengano un’ulteriore riduzione del 20%.
Anche l’imposta eccezionale sui guadagni dei colossi energetici e bancari sarà mantenuta fino al 2024, anche se ora potranno dedurre dai loro profitti gli investimenti in progetti industriali e di decarbonizzazione attuati Spagna.
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