
Depositata nel 2020, la causa riguardava il presunto tracciamento di “milioni” di utenti dal 1 giugno 2016 e chiedeva almeno 5.000 dollari di danni per utente per violazione delle leggi sulle intercettazioni e sulla privacy
Negli Usa, Google ha raggiunto un accordo per chiudere una class action da almeno 5 miliardi di dollari. La controllata di Alphabet era accusata di aver tracciato segretamente l’uso di internet da parte di milioni di utenti, anche quando pensavano di navigare in privato.
IL “COMPLICATO” RAPPORTO DI GOOGLE CON LA PRIVACY
Depositata nel 2020, scrive Cnbc, la causa riguardava il presunto tracciamento di “milioni” di utenti di Google dal 1 giugno 2016 e chiedeva almeno 5.000 dollari di danni per utente per violazione delle leggi sulle intercettazioni e sulla privacy.
Nello specifico, gli analytics, i cookies e le app di Google avrebbero permesso alla società di monitorare l’attività degli utenti anche quando impostavano la modalità di navigazione privata o in incognito.
Una mossa, ha dichiarato l’accusa, che ha trasformato Google in un “tesoro di informazioni incontrollabile”, permettendo all’azienda di conoscere amici, hobby, cibi preferiti, le abitudini di acquisto e persino “cose potenzialmente imbarazzanti” cercate online dagli utenti. I termini dell’accordo, che sarà presentato formalmente in tribunale entro il 24 febbraio, non sono stati resi noti.
(foto SHUTTERSTOCK)