
A fare la differenza è, ancora una volta, la fascia d’età
Con ogni probabilità quello del 2023 sarà ricordato come l’anno del boom dell’intelligenza artificiale. Eppure, stando alle indagini dell’istituto di ricerca Eumetra quasi il 50% degli italiani non è in grado di capire se ha avuto a che fare con una qualsiasi forma di intelligenza artificiale.
Per lo più le difficoltà arrivano dalle fasce anagrafiche più anziane dal momento che il 40% degli under 25 e il 34% dei 25-34enni si dichiara convinto conoscitore della materia. Invece il 60% degli over 65 lo ignora nonostante tra tv e social l’argomento sia ampiamente trattato (55% degli intervistati si informa sulla prima e 53% sui secondi).
Un interesse che deriva per il 53% da questioni lavorative e per il 54% a causa dei rapporti sociali. Ed è proprio l’impatto sociale che divide ancora le generazioni: i più giovani vorrebbero una guida autonoma ma non una diagnosi fatta dall’AI, il 70% la accetta per una ricetta salvasprechi ma solo 4 su 10 per una chiamata al call center.
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