
Stop anche all’invio del CU da parte dei sostituti di imposta
Grandi novità per gli oltre 2 milioni di titolari di Partita Iva con regime forfettario in Italia. Come è noto, dal 1 gennaio sia per questi ultimi ma anche per il regime dei vecchi minimi e gli enti del Terzo settore nel regime forfettario, scatta l’obbligo di fattura elettronica.
In particolare, ricadono in questo caso anche i titolari di partita Iva a regime forfettario che hanno registrato ricavi o compensi fino a 25mila euro
Un obbligo che potrà essere adempiuto sia grazie alla collaborazione del proprio commercialista (per chi non avesse grandi dimestichezza con Internet), sfruttando un operatore digitale che offre il servizio di fatturazione, oppure operando direttamente nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate
In realtà già a luglio dello scorso anno chiunque avesse superato la soglia dei 25mila euro di incassi era tenuto all’obbligo, la novità per il prossimo anno è, appunto, l’estensione ad altre categorie e soglie di guadagno.
Altra novità per forfettari e vecchi minimi in questo 2024, sarà lo stop, da parte dei sostituti d’imposta, dell’invio della certificazione unica (Cu) dei redditi di lavoro autonomo con le ultime inviate quest’anno e che riguarderanno le prestazioni del 2023.
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