
L’analisi di International SOS prende in considerazione i rischi medici e quelli inerenti la sicurezza
Secondo International SOS esistono delle nazioni che, per chi viaggia, rappresentano una vera e propria fonte di rischio. Nella Mappa dei rischi 2024 sono stati analizzati diversi parametri tra cui sicurezza, pericoli medici e l’impatto del cambiamento climatico.
Partendo dalla prima voce, l’analisi di International SOS, vede ai primi posti Libia e Sud Sudan considerati come luoghi con rischi “estremi” per la sicurezza, oltre a paesi con “controllo governativo, legge e ordine minimi o inesistenti” e servizi governativi e di trasporto appena funzionanti.
A queste due nazioni si associano Venezuela, Pakistan e Birmania soprattutto per via di manifestazioni che potrebbero prendere di mira gli stranieri.
Al contrario, i paesi scandinavi sono tra i più sicuri dal punto di vista della sicurezza. Il parametro valuta le minacce poste dalla violenza politica e dai disordini sociali compresi i piccoli crimini.
Considerando queste valutazioni, Islanda, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Groenlandia sono stati tutti classificati come paesi con rischi insignificanti per la sicurezza. Nella lista figurano anche Svizzera e Slovenia.
Per quanto riguarda i rischi medici “molto elevati” (rischi che vanno dal settore sanitario poco funzionante alla presenza di pandemia) International SOS ha sottolineato la stretta correlazione con i rischi affrontati a causa del cambiamento climatico dal momento che, come osserva l’analisi, «il peggioramento delle condizioni climatiche può portare ad un aumento dei rischi medici, in particolare allo sviluppo di nuove malattie, o all’aumento della frequenza di quelle già esistenti».
Sul fronte dei paesi più pericolosi per i rischi medici ai primi posti risultano Afghanistan e Corea del Nord, insieme a diverse nazioni africane tra cui nuovamente Sudan e Libia.
Quelle più sicure sono le nazioni del Giappone, l’Australia, gli USA, il Canada e Singapore.
Le nazioni con i minori rischi medici includono Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia e Singapore.
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