
Aumenta anche il peso economico degli “emergenti”
Continua la crescita numerica dei Brics. Il gruppo si allarga ed entrano altri 5 membri. Oltre ai già noti Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ci sono dal 1 gennaio di quest’anno anche Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Una piccola parte rispetto a quella trentina di nazioni desiderose di farne parte e di cui parla Mosca. Assente, invece, l’Argentina che, sebbene invitata, non ha accolto l’adesione. O per lo meno non lo ha fattoo il neo eletto presidente Javier Milei che ha definito l’ingresso di Buenos Aires nel gruppo come «non opportuno».
Un gruppo che, da ieri, vede la presidenza di turno in mano alla Russia di Vladimir Putin il quale, in vista della prossima riunione allargata prevista a ottobre 2024 a Kazan fa sapere che «Adotteremo tutte le misure possibili per promuovere, nel rispetto delle tradizioni e basandoci sull’esperienza accumulata dall’organizzazione negli anni precedenti, l’integrazione armoniosa dei nuovi partecipanti in tutti i formati della sua attività. Naturalmente, si terrà conto della disponibilità di molti altri paesi, che sono circa una trentina, di unirsi in qualche modo ai Brics, alla nostra agenda diversificata».
Un allargamento che, adesso, coinvolgerà circa 3,5 miliardi di persone, pari al 45% della popolazione mondiale e al 28% dell’economia globale. Il tutto senza contare le importanti presenze di Arabia Saudita e Russia che permetteranno di allargare anche la presenza nel mercato del petrolio.
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