La commissaria alla concorrenza Vestager: “Prima misura di aiuto individuale autorizzato da Bruxelles per impedire che progetti di investimento europei siano dirottati verso gli Stati Uniti”
La Commissione europea ha approvato gli aiuti di Stato tedeschi per un totale di 902 milioni di euro per la costruzione in Germania di una gigafactory per la produzione di batterie per veicoli elettrici del gruppo svedese Northvolt, che rischiava di trasferirsi negli Stati Uniti.
Si tratta “della prima misura di aiuto individuale autorizzato da Bruxelles“ nell’ambito di un meccanismo dell’Ue creato nel marzo 2023 “per impedire che progetti di investimento europei siano ‘dirottati’ verso gli Stati Uniti“, ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager.
Più nel dettaglio, è prevista una sovvenzione di 700 milioni di euro abbinata a una garanzia da 202 milioni, appunto per un totale di 902 milioni. Nell’ambito del pacchetto di sostegno tedesco, Northvolt prevede di produrre celle per batterie per veicoli elettrici nel nuovo stabilimento di Heide a partire dal 2026. L’investimento totale necessario sarà di circa 4,5 miliardi di euro e si prevede che saranno creati circa 3.000 posti di lavoro.
Senza questi aiuti, Northvolt avrebbe costruito l’impianto negli Stati Uniti, dove sono state messe a punto misure di sostegno, in particolare nell’ambito dell’Inflation Reduction Act (Ira), il piano statunitense per l’industria verde.
Northvolt aveva annunciato a maggio scorso l’intenzione di creare la gigafactory a Heide, a circa 100 km da Amburgo, dopo aver ottenuto la promessa di un sostegno finanziario da parte di Berlino. Il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, ha accolto con favore il via libera europeo, considerandolo una dimostrazione del fatto che “l’azione per il clima si sposa molto bene con quella per sostenere la produzione industriale”.
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