
L’astensione dal lavoro iniziata ieri con lo stop ai treni merci, interessa ora anche il traffico passeggeri. Cancellati circa l’80% dei convogli
Un inizio 2024 nel segno del caos per i trasporti in Germania, merci e passeggeri fermi a causa delle proteste degli autotrasportatori e macchinisti. Già l’8 gennaio sul versante stradale è iniziata la mobilitazione con le associazioni di categoria che protestano contro la politica d’austerità del Governo federale. Ma è dalle 18 di ieri che l’astensione dal lavoro è entrata nel vivo con lo stop ai treni merci e dalle 2 di questa notte a fermarsi è stato anche il traffico dei passeggeri. Lo sciopero terminerà il 12 gennaio alle ore 18. Tre giorni in cui il sindacato dei macchinisti ferroviari Gdl ha bloccato i principali scambi, con ben l’80% dei treni cancellati nei tratti a lunga percorrenza, per quanto riguarda le tratte regionali le difficoltà si diversificano in modo significativo tra le varie zone del Paese.
Immediata la reazione delle Ferrovie tedesche (Db) che hanno attivato un servizio di emergenza con treni più lunghi e con più posti a sedere per poter portare a destinazione quante più persone possibile, anche se il provvedimento non potrà garantire le corse.
Lo sciopero è scattato nel quadro delle trattative salariali con le ferrovie tedesche, su cui manca un accordo. A dicembre il sindacato Gdl ha indetto una votazione interna e il 97% degli iscritti si è dichiarato anche favorevole a potenziali scioperi a tempo indeterminato. Il contenzioso in corso tra il sindacato Db e altre compagnie ferroviarie verte sul rinnovo del contratto collettivo. All’inizio di novembre scorso, la Gdl ha chiesto un aumento degli stipendi alle controparti e, da allora, ha già tenuto due scioperi di 24 ore su scala nazionale. Dopo aver dichiarato fallite le trattative con Db, a dicembre, l’organizzazione dei lavoratori ha votato per lo sciopero a tempo indeterminato, rifiutando le offerte dell’azienda. Al centro della disputa vi è la richiesta della Gdl di una riduzione dell’orario di lavoro da 38 a 35 ore settimanali per i dipendenti a turni con piena compensazione salariale.
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