
La sanzione una tantum che aumenta in base alle emissioni del veicolo
Lotta alle emissioni in Francia, dove si è deciso di alzare il tributo sui veicoli nuovi inquinanti e pesanti. Si tratta del cosiddetto “malus ecologique”. La sanzione si deve pagare al momento della prima immatricolazione dell’auto e verrà utilizzata per garantire l’immissione sul mercato di veicoli più leggeri e a basse emissioni. Il tributo viene calcolato anche in base alle emissioni di CO2 del veicolo. Dall’inizio dell’anno, le auto che emettono più di 117 grammi per chilometro, secondo lo standard WLTP, dovranno pagare. Con WLTP si intende la specifica procedura di prova per veicoli leggeri armonizzata a livello mondiale, in UE, dal 2017, è fatto obbligo di usare la procedura per tutti i costruttori automobilistici e di far omologare le nuove autovetture, seguendo questo protocollo. L’imposta stabilita dal Governo francese parte da 50 euro e aumenta rapidamente con l’incremento delle emissioni di CO2 può arrivare a un massimo di 60 mila euro.
L’attenzione al surriscaldamento ambientale e alle emissioni nocive non è l’unico obiettivo per i francesi, che già dal 2022 hanno imposto una sanzione per i veicoli particolarmente pesanti, con peso pari o superiore a 1.800 chilogrammi. Ora, il tributo si applica a tutte le auto di peso superiore a 1.600 kg. Per i veicoli di peso compreso tra 1.600 e 1.799 i proprietari dovranno pagare dieci euro per ogni chilo di peso in eccesso. Tutto ciò che pesa più di 2.100 chilogrammi costa 30 euro al chilo in eccesso. Secondo le stime, nel 2024 il 10 per cento delle nuove auto diesel e benzina vendute in Francia peserà più di 1.800 chilogrammi.
FOTO: ANSA