Nuovo record a Tokyo. Focus sul bitcoin dopo l’ok della Sec al primo ETF
Le Borse europee partono oggi positive nel giorno in cui verranno resi noti i dati sull’inflazione americana di dicembre da cui emergeranno indicazioni più chiare sulle prossime mosse delle banche centrali in materia di politica monetaria. A tal proposito S&P vede un primo taglio dei tassi entro la fine del secondo trimestre dell’anno, a patto che non ci siano sorprese negative. E così in avvio di seduta il Dax avanza dello 0,50%, il Cac40 dello 0,43%, il Ftse100 dello 0,44% e il Ftse Mib dello 0,54% a 30.615 punti.
Stamani il future sul Dow Jones sale dello 0,24% e quello sull’S&P500 dello 0,27%. Sul fronte asiatico, si registra un nuovo record per la Borsa di Tokyo con il Nikkei a +1,8% raggiungendo i massimi da febbraio 1990, grazie all’indebolimento dello yen che favorisce gli esportatori e alla cautela sull’imminente rialzo da parte della Banca del Giappone che sulla scia dei deboli dati salariali.
Sul valutario il cambio euro/dollaro si rafforza attestandosi a a 1,098 (1,0954 della vigilia), l’euro/yen è a 159,71 (-0,06%), mentre il dollaro/yen è a 145,392 (-0,17%). Stabile il prezzo del petrolio: il future febbraio sul Wti sale dello 0,87% a 72,06 dollari cosi’ come il Brent consegna marzo che sale dello 0,74% a 77,36 dollari. In calo dello 0,6% a 30,750 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. Da segnalare infine il bitcoin in progresso dello 0,06% dopo che ieri la Sec ha dato il via libera al primo Etf a Wall Street.
Oggi, come accennavamo, gli occhi sono tutti puntati sull’inflazione Usa, misurata dall’indice dei prezzi al consumo. Ma prima, in mattinata, tocca alla produzione industriale di Spagna ed Italia. Alle 16.30 poi dagli Usa usciranno gli stoccaggi gas.
Stasera a Roma una delegazione del Governo incontra i sindacati per fare il punto sulla vertenza ex Ilva a Palazzo Chigi.
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