L’obiettivo delle nuove emissioni è semplificare le transazioni e ridurre i costi di trasporto delle banconote
La Banca centrale dell’Argentina (Bcra) ha approvato l’emissione di nuove banconote del valore di 10.000 e 20.000 pesos (circa tra 10 e 20 euro). Attualmente il biglietto di massima denominazione è quello da 2.000 pesos, valore equivalente a poco più di 2 euro al cambio ufficiale.
L’obiettivo della nuova emissione è quello di semplificare le transazioni e di rendere più efficiente la logistica del sistema finanziario consentendo una riduzione significativa dei costi di trasporto delle banconote.
Il tutto nell’ambito del piano shock del nuovo presidente Javier Milei, che ha svalutato drasticamente la valuta locale per affrontare l’emergenza economica. Con gli ultimi dati ufficiali pubblicati ieri l’Argentina ha sorpassato anche il Venezuela diventando il paese della regione con maggiore inflazione nella regione. L’indice dei prezzi ha raggiunto a dicembre il 211,4% su base annuale.
Il paese è anche alle prese con un deficit fiscale e un debito di 45 miliardi di dollari nei confronti del Fondo monetario internazionale che ha accolto con favore le misure di Milei. «Queste coraggiose azioni iniziali mirano a migliorare significativamente le finanze pubbliche in modo da proteggere i più vulnerabili della società e rafforzare il regime dei cambi – ha affermato in una nota la portavoce del Fmi, Julie Kozack. – La loro decisiva attuazione contribuirà a stabilizzare l’economia e getterà le basi per una crescita più sostenibile e guidata dal settore privato».
Tornando alle nuove banconotenon saranno disponibili al pubblico prima di giugno e all’attuale ritmo di inflazione le nuove denominazioni potrebbero già risultare insufficienti.
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