L’attenzione degli investitori oggi sarà rivolta alle grandi banche (JpMorgan, Bank of America e Citigroup)
Partono positive oggi le Borse europee in avvio dell’ultima seduta della settimana (+0,67% il Dax, +0,74% il Cac40, +0,88% il Ftse100 e +0,59% a 30.426 punti il Ftse Mib) nonostante la delusione per l’inflazione Usa più alta del previsto, che allontana le possibilità di un taglio dei tassi d’interesse da parte della Fed già a marzo.
Deboli i futures di Wall Street (-0,06% quello sul Dow Jones e -0,13% quello sull’S&P500) mentre la Borsa di Tokyo consolida i guadagni aggiornando il record per il quarto giorno consecutivo.
L’attenzione degli investitori oggi sarà rivolta in particolar modo alla stagione delle trimestrali Usa, a partire dalle grandi banche (JpMorgan, Bank of America e Citigroup). Oggi arriverà anche un’altra lettura dell’inflazione con l’indice dei prezzi alla produzione, sempre negli Stati Uniti.
Sul fronte valutario, l’euro vale 1,096 dollari (1,0944 dollari al closing della vigilia) e 159,3 yen (159,90 ieri in chiusura). Dopo la fiammata di ieri, a circa 49 mila dollari, il Bitcoin parte in calo a quota 46 mila dollari. Il prezzo del petrolio continua a salire in scia alle tensioni in Medio Oriente: il Brent marzo viaggia a circa 79 dollari (+2,3%) e il Wti febbraio a 73 dollari al barile (+2,36%). Anche il gas torna a salire a circa 31,7 euro al MWh sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
Oggi parlerà il capo economista della Bce Philip Lane.
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