
Progettare e sviluppare chip è attività molto costosa e cercare di competere con Nvidia, che ha una capitalizzazione di mercato di quasi 1,5 miliardi di dollari, richiederà probabilmente vari miliardi di dollari
Secondo il Financial Times, Sam Altman (nella foto), amministratore delegato di OpenAi, ha avviato discussioni con investitori mediorientali e produttori di semiconduttori, tra cui il colosso taiwanese Tsmc, per lanciare una nuova venture nel settore dei chip. Altman cerca così di fare fronte al crescente fabbisogno di semiconduttori della sua azienda, riducendo al contempo la sua dipendenza dall’americana Nvidia.
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OpenAi, è un laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale costituito dalla società no-profit OpenAI Inc e dalla sua sussidiaria for-profit OpenAi. Secondo le indiscrezioni raccolte dal quotidiano finanziario, le discussioni riguarderebbero il finanziamento di un ambizioso progetto di sviluppo dei chip necessari per lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale e degli impianti necessari per produrli.
Altman avrebbe sentito investitori degli Emirati Arabi, tra cui lo sceicco Tahnoon bin Zayed al-Nahyan, una delle figure più ricche e influenti di Abu Dhabi e uno degli uomini più potenti degli Emirati Arabi, fratello del presidente dello Stato, lo sceicco Mohammed bin Zayed al-Nahyan, di cui è consigliere per la sicurezza nazionale. Inoltre, supervisiona un impero commerciale in rapida espansione e presiede alcuni dei più potenti fondi di investimento statali di Abu Dhabi, tra cui Adq e l’Abu Dhabi Investment Authority da 800 miliardi di dollari. Presiede anche International Holding Company, una conglomerata diventata rapidamente la più grande azienda quotata in borsa degli Emirati Arabi Uniti, e G42, azienda che opera nel settore dell’intelligenza artificiale che ha stretto partnership con Microsoft e la stesssa OpenAI.
Secondo il Financial Times, non è chiaro quanto Altman stia cercando di raccogliere. Progettare e sviluppare chip è attività molto costosa e cercare di competere con Nvidia, che ha una capitalizzazione di mercato di quasi 1,5 miliardi di dollari, richiederà probabilmente vari miliardi di dollari.
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Nell’ultimo anno i chip sono diventati il bene più prezioso per le start-up della Silicon Valley e, in generale, per le aziende tecnologiche, cosa che dà a una manciata di produttori di semiconduttori un ruolo molto rilevante nella corsa allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Semiconduttori sempre più potenti, in particolare le unità di elaborazione grafica (Gpu) di Nvidia, costituiscono la base per la rivoluzione dell’intelligenza artificiale.
OpenAI sta lavorando a una nuova iterazione del suo modello di intelligenza artificiale, che dovrebbe arrivare quest’anno e costituire un importante aggiornamento rispetto al suo ultimo prodotto, GPT-4. Gli aggiornamenti di ogni modello rendono l’azienda più dipendente dai chip dei suoi partner. Non è chiaro se la nuova venture di Altman nel campo dei chip sarà gestita come una filiale di OpenAI o come un’entità separata. Secondo il Financial Times, OpenAI sarà il cliente principale della nuova società.
Lo scorso novembre Altman è stato estromesso dal consiglio di amministrazione di OpenAI, di cui è stato co-fondatore nel 2015, per non essere stato “coerentemente sincero” con loro. Dopo le accese proteste dei dipendenti e degli investitori contro la decisione, Altman è tornato nel giro di una settimana.