In calo gli energetici
Nuovo massimo storico per l’S&P 500 e il Dow che guadagnano, in percentuale, all’apertura dei mercati, lo 0,3% mentre il Nasdaq è salito dello 0,6%. Contemporaneamente in Europa il Ftse Mib scende dello 0,24% mentre il resto del Vecchio Continente vede un Dax ed un Cac40 a 0,7% in territorio positivo mentre il Ftse 100 segna un +0,23%.
La forza che potrebbe sorreggere Wall Street, anche in vista delle prossime elezioni, dipenderà dalla capacità della banca centrale americana di realizzare un atterraggio morbido raffreddando l’economia senza trascinarla in una recessione. Gli investitori sperano in una serie di tagli dei tassi di interesse di riferimento a partire da marzo, anche se sono meno sicuri che il taglio iniziale si concretizzerà nei tempi previsti. Anche per questo motivo l’attesa si focalizzerà sui dati macro in arrivo durante la settimana.
A Wall Street, intanto, crollano gli energetici come principale conseguenza di un calo del prezzo della materia prima. Tra i titoli da segnalte SolarEdge che licenzia il 16% della sua forza lavoro all’interno del suo piano di ristrutturazione volto a ridurre i costi. La stessa politica sarà seguita anche dal suo principale competitor ovvero Enphase che a dicembre ha annunciato il licenziamento del 10% della sua forza lavoro. Da monitorare anche Macy’s dopo le offerte ricevute.
Interessante anche una visione d’insieme per le trimestrali in arrivo di: 3M, General Electric, Halliburton, Johnson & Johnson, Netflix, Lockheed Martin, Procter & Gamble, Tesla, Verizon Communications, AT&T, IBM, Intel, Visa, American Express.
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