
E’ la quarta agitazione in due mesi. Effetti anche in Ue
E’ il più lungo sciopero mai proclamato nelle ferrovie tedesche quello che sta colpendo dalle due della scorsa notte i convogli per passeggeri., dopo lo stop dei treni merci dalle 18 di ieri.
Questa quarta agitazione in due mesi dei macchinisti che chiedono una riduzione di orario di lavoro e aumento di stipendio durerà sei giorni, fino a lunedì 29 gennaio. Come ha segnalato la portavoce delle stesse Ferrovie Deutsche Bahn Anja Broeker, la loro astensione dal lavoro sta avendo ripercussioni anche sul traffico merci europeo. “Questo sciopero di sei giorni è il più lungo nella storia della Deutsche Bahn“, ha sottolineato la portavoce in una videointervista ai giornalisti sul sito del quotidiano Welt.
“Alcuni treni merci sono in sciopero e questo ha un impatto anche sul trasporto merci europeo che avviene attraverso le Alpi o va verso la Scandinavia o i porti marittimi in Olanda e Belgio – ha riferito la portavoce – anche il trasporto merci europeo ne risente“.
La portavoce della Deutsche Bahn, Anja Broeker, ha sottolineato ulteriormente come il prolungarsi dello sciopero va «contro l’economia tedesca e minaccia le forniture per centrali elettriche e raffinerie?- assicurando, però, che – DB Cargo farà di tutto per proteggere la catena di approvvigionamento. Descrivendo lo sciopero come distruttivo».
Il ministro dei Trasporti Volker Wissing ha dichiarato che aumenterà ancora di più la pressione sulle catene di approvvigionamento già sovraccariche per gli attacchi sulle rotte marittime del Mar Rosso da parte degli Houthi. “Trovo irragionevole nei confronti dei viaggiatori che i treni restino bloccati mentre allo stesso tempo non si è seduti al tavolo delle trattative“.
Non poteva restare in silenzio a lungo il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, rivolgendo un appello ai macchinisti affinché utilizzino “con moderazione il loro diritto di sciopero”. L’azione sindacale è una delle libertà “che sono regolate così fermamente nella nostra Legge fondamentale che non possono essere abolite semplicemente, nemmeno attraverso leggi – ha dichiarato il cancelliere – Questo non impedisce a nessuno di usare le proprie opportunità e i propri diritti con saggezza in ogni momento. E questo è il mio appello“, ha concluso.
Questo blocco coatto di quasi una settimana avrà enormi ripercussioni anche per l’Unione Europea dal momento che i disagi saranno enormi non sono per i tedeschi ma per tutti i turisti, i pendolari e le merci europee che attraversano la Germania. In questo modo, oltre alle cancellazioni, chissà a quanto ammonterà l’accumulo dei ritardi sulle consegne. La disputa tra le parti, comunque, è aperta: la Deutsche Bahn ha offerto la riduzione di una sola ora settimanale a fronte di un aumento di stipendio del 2,7% se i macchinisti mantenessero intatte le 38 ore settimanali ma, a quel punto, gli aumenti sarebbero del 13% e una tantum sul bonus inflazione. L’offerta, però, è stata rispedita al mittente.
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