
Santanchè. “Turismo, 2023 meglio del 2019 per presenze e fatturato”
Le cifre sono da record, il turismo italiano gode di ottima salute e nell’anno appena concluso ha superato i numeri pre-Covid, precedenti al 2019.
I dati certificati da OpenEconomics, indicano che il settore genera 255 miliardi di euro pari al 13% nostro Pil. “Il 2023 è stato un anno ottimo per il turismo italiano, che genera da solo 255 miliardi di euro pari al 13% nostro Pil, con un effetto moltiplicatore del 2,5 % e sono stati creati 3 milioni di posti di lavoro tra diretti e indiretti“, Queste le parole del Ministro del Turismo Daniela Santanché, che da Madrid, dove si trova per il padiglione italiano al parco fieristico Ifema per Fitur, la principale fiera internazionale del turismo, in programma da oggi a domenica 28 gennaio.
Secondo Santanché, anche i dati del Centro Sudi di Firenze evidenziano un recupero del settore rispetto al periodo pre pandemia, perché “chiudiamo l’anno con una presenza di turisti che supera i 445 milioni e questo significa che c’è stato non solo un aumento dell’8% sul 2022, ma anche un superamento del dato del 2019“, ha aggiunto il Ministro.
Il 2019 nel Belpaese si è registrato il valore record di 432,6 milioni di presenze. I dati collocano l’Italia tra i paesi europei che già in questo 2023 hanno superato i livelli pre-Covid, al pari della Spagna, per la quale il locale ministro del turismo Jordi Hereu ha annunciato il superamento dell’1 per cento del primato stabilito nel 2019, issandosi a 84 milioni. A livello globale, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo, il Vecchio Continente è ancora all’88% dei valori espressi nell’ultimo anno prima della pandemia, ma si attende il definitivo sorpasso per l’anno appena cominciato, nel quale la Francia, tuttora leader continentale per arrivi internazionali, attende la cifra di 100 milioni di ospiti internazionali.
Il Ministro Santanché si è espressa anche sull’intenzione di voler regolamentare le recensioni online: “Non devono rimanere anonime”. «Possono decretare la vita o la morte delle imprese, di alberghi, ristoranti, e pensare che uno possa fare una recensione senza aver mai mangiato in quel ristorante o senza sapere chi è…perché uno deve essere anonimo? Credo che il dibattito va aperto – ha ribadito Santanché – Noi come governo dobbiamo assumerci la responsabilità di vedere come poter intervenire – ha detto Santanchè. “Può essere uno strumento scorretto di marketing perché voglio far andar male quella attività perché magari è un concorrente – ha aggiunto – mi sembra evidente che dobbiamo capire quale è il modo migliore per sapere chi scrive le recensioni».
FOTO: ANSA