Bene la decisione di lasciare i tassi invariati ma il problema resta
Dalla Codacons arriva il plauso per la BCE e per la decisione di lasciare inalterati i livelli dei tassi di interesse. Una decisione che, per la terza volta, non mette mano al costo del denaro con un tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%.
Restano, però, alcuni problemi di fondo nonostante la conferma dello status quo e cioè rate del mutuo estremamente salate con esborsi che potrebbero arrivare anche a +5.500 euro all’anno rispetto ai tassi in vigore a fine 2021. Analizzando il panorama e considerando le migliori offerte sul mercato, dall’associazione fanno notare che un mutuo a tasso variabile da 150mila euro della durata di 30 anni potrebbe vedere una rata mensile che da 442 euro di settembre 2021 passa a 767 euro. Nel caso di un mutuo da 200mila euro a 20 anni, il rialzo vede 454 euro rispetto al 2021 ovvero +5.448 euro all’anno.
Sempre secondo quanto dettato dal Codacons, lo scorso anno ben 200mila nuclei familiari sono stati costretti a saltare una o più rate del mutuo a tasso variabile per i repentini e verticali rialzi degli importi.
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