
Giogetti: “non possiamo scendere sotto il 35%”. Il CdA di Poste approva il piano fusione di Address Software
E’ arrivato il via libera del governo alla cessione di una quota di Poste Italiane detenuta dal Mef che manterrà comunque il controllo. Il consiglio dei ministri “ha approvato, in esame preliminare, un provvedimento che regolamenta l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane, tale da mantenere una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico”. “Le modalità di alienazione tenderanno anche a favorire la tutela dell’azionariato diffuso e la stabilità dell’assetto proprietario”, spiega il governo.
Palazzo Chigi dà quindi una sferzata al capitolo delle privatizzazioni e la prossima potrebbe essere Eni con il governo pronto a cedere il 4% a fronte di un potenziale incasso di 2 miliardi di euro, ma solo dopo che il Cane a sei zampe avrà completato il piano di buyback in scadenza ad aprile. «Abbiamo detto che dobbiamo tenere il controllo, quindi non possiamo scendere sotto il 35% in Poste», ha sottolineato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine di un evento della Fondazione Bruno Kessler a Milano. Oggi il 35% di Poste Italiane è in capo a Cassa depositi e prestiti e più del 29% è del ministero dell’Economia.
Ed il CdA di Poste Italiane ha approvato il progetto di fusione in Poste Italiane di Address Software S.r.l., il cui capitale sociale è interamente e direttamente detenuto dalla stessa Poste Italiane. Si tratta di un’azienda specializzata nel trattamento dei dati anagrafici e territoriali. Nasce nel 1999 a Verona con l’obiettivo di proporre sul mercato, sotto forma di pacchetti applicativi e soluzioni personalizzate, un’offerta moderna ed efficace per il trattamento dei dati territoriali, consolidandosi poi negli anni come realtà di rilievo a livello nazionale. Dal 2003 fa parte del Gruppo Poste Italiane, tramite l’associata Postel, mettendo a disposizione le proprie competenze nel campo della postalizzazione. Poste Italiane ha sottolineato che “l’operazione è finalizzata a standardizzare, evolvere ed ingegnerizzare i processi di funzionamento delle piattaforme tecnologiche di gruppo oltre che ad efficientare e razionalizzare la struttura operativa”.
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