
Il futuro del mattone tra tendenze e prospettive: l’intervista all’agente immobiliare Blasco Pulieri, Area Manager di Dove.it e tra i protagonisti della trasmissione di succcesso Casa a Prima Vista su Real Time
Il mercato immobiliare italiano ha vissuto e sta vivendo una fase delicata, complici le incertezze economiche globali, i cambiamenti nelle politiche di finanziamento e gli alti tassi di interesse che le Banche centrali hanno attuato per combattere l’alta inflazione. Elementi questi che hanno determinato i risultati del 2023 e probabilmente potrebbero influenzare l’andamento del settore anche per i prossimi anni. Secondo Scenari Immobiliari si registra un calo di ben il 15% nelle compravendite per il 2023 e le sfide sono tali che risulta fondamentale rimanere informati e pronti a rispondere dinamicamente alle evoluzioni del mercato. Ma chi decide ora di comprare o vendere casa come si deve muovere? Abbiamo chiesto questo e molto altro all’agente immobiliare Blasco Pulieri, Area Manager di Dove.it, conosciuto a più per la trasmissione di Real Time, Casa a Prima Vista, dove sfida i colleghi Corrrado Sassu e Nadia Mayer per trovare al cliente il suo appartamento dei sogni…
Blasco, partiamo da qualche domanda un po’ più pratica…quali sono le cose a cui bisogna prestare più attenzione quando si vuole mettere in vendita una casa?
«La vendita della casa spesso viene percepita come la parte del processo più semplice e senza problematiche ma, proprio per evitare sgradevoli sorprese durante la trattativa o la compravendita, è sempre meglio affidarsi a un consulente. A partire dalla valutazione corretta dell’immobile che, se fatta bene, produce effetti sulla velocità e prezzo finale di chiusura del bene (overprice), fino ad arrivare al controllo della documentazione catastale, urbanistica e di provenienza del bene e al successivo piano di marketing studiato ad hoc per la commercializzazione. Insomma le cose da controllare e valutare sono tante ma per ognuna c’è sempre una soluzione, però bisogna muoversi per tempo. Diciamo che il detto “prevenire è meglio che curare” può essere declinato anche per il settore immobiliare».
E chi compra a cosa deve stare maggiormente attento? Quali sono le domande e le valutazioni che bisogna sempre fare prima di acquistare un immobile?
«Sicuramente in una piazza come Roma dove molte case, sopratutto nelle zone storiche, provengono da accorpamenti, frazionamenti, costruzioni successive nel tempo, la parte urbanistica è molto importante e va studiata bene. Anche la provenienza può creare dei problemi se ad esempio si tratta di donazioni, anche se ormai ci sono assicurazioni ad hoc. Domande? Io chiederei sempre provenienza e se nel corso degli anni sono state fatte modifiche. Dalle risposte già puoi cominciare a capire se c’è qualcosa da approfondire».
Una sola visita è sufficiente o bisogna visitare l’immobile più volte prima di comprarlo? Magari con dei professionisti?
«L’acquisto di una casa è una decisione, a mio parere, soprattutto emozionale, spesso basta una visita sola. Entri dalla porta d’ingresso e in un secondo ” ti ci vedi”, senti qualcosa che ti fa dire, è lei! Chiaramente poi subentra la parte razionale e quindi la seconda visita con un professionista. Il mio consiglio – al netto di problematiche urbanistiche – è di seguire la “pancia.” La casa perfetta non esiste, esiste quella giusta».
Sul fronte delle ristrutturazioni possiamo dare qualche consiglio utile magari per risparmiare e quali errori evitare?
«Anche in questo caso è importante farsi seguire da un professionista in grado di trovare le soluzioni adeguate e fattibili. Un esempio: attualmente ho in vendita una casa molto signorile, ristrutturata fine anni 80 ma ancora attuale in molte soluzioni e con un uso sapiente dei materiali. Anche se vecchia, questo sul mercato ha un suo peso. Affidarsi a dei professionisti, può far mantenere il valore del bene nel tempo. Forse costa di più in un primo momento, ma poi te lo ritrovi e anche questa è una forma di risparmio. Anche per quest’anno poi è attivo il bonus ristrutturazioni, sicuramente un vantaggio in più per chi va incontro a spese del genere».
Qual è la tipologia di immobile più richiesta al momento e perché?
«Per i privati ti direi il trilocale con 2 bagni e spazio esterno, diciamo sui 100 mq. Il posto auto se c’è è sempre un plus. C’è poi un tema importante, quello del post-Covid, dove molte persone hanno deciso di vendere, di cambiare con l’intento di trovarsi una casa più grande, con spazi aperti, magari anche fuori Roma. La ratio alla base è: quello che è successo può riprensentarsi, quindi piuttosto che stare chiusi in un appartamentino in città senza una stanza più per lo smart-working o un giardino preferiamo vendere e spostarci, cercando una casa più grande con una metratura più vivibile qualora fossero imposte ancora misure restrittive. Quindi anche zone fuori Roma hanno preso piede. I miei genitori per esempio durante il Covid si sono spostati in campagna e lì sono rimasti abbandonando il contesto più cittadino».
Qual è la situazione del mercato immobiliare romano? Quali sono le zone più gettonate? Dove secondo te conviene comprare oggi?
«A Roma il mercato è molto maturo, con le sue flessioni ovviamente, ma sempre relative. Faccio un esempio: nell ultimo anno c’è stato sicuramente un calo di vendite residenziali di un certo taglio spinte dal caro mutui e difficoltà di accesso al credito, ma è esplosa la richiesta per tagli piccoli adatti anche per un investimento in equity e case vacanze. Quelle più gettonate sono sicuramente le zone centrali e turistiche che tirano sempre, tutto quello che è lungo le linee metro mantiene valore e ha mercato, anche turistico nonostante la possibile lontananza dai principali luoghi di interesse. Io personalmente investirei nel quadrante est lungo la linea della metro c centocelle/alessandrino/torre Maura, zone che hanno ancora valori di mercato bassi, che si stanno riqualificando e dove è possibile trovare ottimi affari. Inoltre sono zone che hanno un sapore particolare, sanno di vero e questo, per me, è impagabile. Oppure al mare: c’è, è collegato bene, è vicino, allora perché non viverci?».
Insomma oggi più che mai, con i tassi alti, le banche che inaspriscono l’erogazione dei mutui, caro vita, materie prime carenti e alle stelle, affidarsi a dei professionisti lungo tutto l’iter di compravendita di un immobile diventa fondamentale. Magari si spende un po’ di più ma si hanno molti meno inconvenienti e possibilità di incappare in spiacevoli sorprese. In fin dei conti acquistare o vendere una casa è come “trattare” un affare dove si cerca di ridurre al minimo il rischio per “chiuderlo” da vincenti.
FOTO: UFFICIO STAMPA